Le caratteristiche di un buon apparecchio acustico
Il test dell’udito ha evidenziato un calo della sensibilità uditiva e l’unica soluzione è ricorrere a una protesi acustica, ma come scegliere un buon apparecchio acustico? Quali passi seguire e come decidere fra le miriadi di marche, modelli e accessori per gli ipoacusici? È un difficoltà riscontrata da molte persone nel momento in cui entrano nel mondo delle offerte dei dispositivi dell’udito. Ecco la necessità di scrivere questo articolo: qualche consiglio per effettuare la scelta giusta non guasta mai.
Prima dell’acquisto, trovare un buon audioprotesista
È necessario chiarire da subito una cosa: non esiste la protesi acustica perfetta e adatta a tutti, ma esiste invece il buon apparecchio acustico idoneo alle singole e personali necessità del soggetto ipoacusico. In questo particolare contesto, diventa di rilevante importanza il ruolo svolto dall’audioprotesista: esperto dell’offerta dei dispositivi per l’udito è l’unica persona in grado di consigliare la soluzione migliore per ognuno. L’audioprotesista non consiglia in base alla marca della protesi acustiche o alle possibilità di spesa, ma sa scegliere quale apparecchio acustico si confà alle singole necessità. Al fine di suggerire la migliore scelta, deve incontrare più volte la persona con problemi di udito per stabilire quali sono le sue abitudini di vita, le sue difficoltà nel sentire i suoni e le sue abilità comunicative. Dovrà quindi sapere i bisogni del soggetto ipoacusico nel momento in cui è a casa, al lavoro o in situazioni di socialità, inoltre dovrà informarsi di quanto, in ogni singola situazione, usi la comunicazione faccia a faccia, utilizzi il telefono o sia legato all’ascolto di radio e/o tv, così come la sua capacità di sentire i segnali di allarme.
Quale apparecchio acustico scegliere?
Eseguita la fase di analisi con l’audioprotesista, per sapere se la protesi acustica scelta sia quella giusta o meno è necessario che questa sia efficiente e lavori perfettamente almeno nelle seguenti situazioni:
– aiuta efficacemente nella comunicazione faccia a faccia sia in situazioni di gruppo che private;
– riesce a far sentire bene radio, tv, suoni emessi da cellulari e tablet e sia funzionante anche al cinema o al teatro;
– sia utile nel sostenere conversazioni telefoniche, sia tramite cellulari sia telefoni fissi, e teleconferenze tramite telefoni o computer;
– faccia percepire chiaramente i segnali di allarme, come le sveglie, l’allarme antincendio, un bambino che piange o i segnali degli elettrodomestici.
Di certo, scegliere un apparecchio acustico, per quanto difficile o seccante, è il primo passo per recuperare la possibilità di sentire i suoni della propria vita.
Tratto da : Specialisti dell’udito